
Simon Pasini è nato a Genova nel 1976. Nel 1984 si è trasferito con la famiglia in Sudafrica, dove ha iniziato gli studi artistici, tornato in Italia nel 1992, ha lavorato inizialmente come restauratore, poi specializzandosi nella realizzazione d’affreschi.
Ha realizzato numerosi dipinti e cicli pittorici per committenze pubbliche e private. I suoi lavori si trovano in Italia, America, Cina, Russia e Giappone.
Dal 2011 la sua attenzione si è spostata nel campo di quella che viene definita “l’art pour l’art”, collaborando attivamente con diverse gallerie d’arte ed esponendo soprattutto nel Nord Europa.
Tra le sue esposizioni e collaborazioni: Galerie Terbeek, Paesi Bassi; Mookji Art Gallery, Seoul, S. Korea; Vittoriale degli italiani, Gardone Riviera; Art Gallery Puerta de Alcalá, Madrid; Arcadia Gallery NY, Stati Uniti; Galerie De Twee Pauwen in L’Aia; Galerie Autrevue Heerenveen; Le Muse Centro di promozione culturale, Andria; Museo le Carceri di Asiago.
Nel 2023 la società Aramco gli ha commissionato un dipinto commemorativo “Sights of Grandeur” per la celebrazione della Giornata Nazionale del Regno dell’Arabia Saudita del 23 settembre. Esposto presso Ithra World Cultural Center.
Ha partecipato come artista nel film documentario “Volti d’Artista” diretto da Alberto Nacci, realizzato per l’evento Bergamo-Brescia Capitali della Cultura 2023.
Con una carriera che unisce tecnica, esperienza e visione artistica da due anni tiene corsi di pittura en plein air, ideali per chi desidera apprendere o perfezionare l’arte pittorica.
LA PITTURA DI SIMON PASINI
“Simon Pasini cattura e congela la luce. Il pittore francese Ingres (1780 – 1867) ha affermato che: ‘Il colore aggiunge ornamento a un dipinto; ma non è altro che la sua ancella’. Sapeva meglio di chiunque altro che i pittori non possono mai dare per scontato il colore. In effetti, in genere rimane molto poco di un dipinto se si toglie il colore. Lo sapevano gli antichi maestri che sublimavano il chiaroscuro nei loro dipinti, e questo è un aspetto di cui gli artisti contemporanei sono debitori ai loro illustri predecessori. Il pittore Simon Pasini è uno di quegli artisti che volentieri si poggiano sulle spalle degli Antichi Maestri per avere una visione migliore delle
infinite potenzialità della pittura. Pasini cattura la luce in modo magistrale nei suoi interni e nelle scene cittadine, in modo simile ai suoi celebri predecessori (come i maestri veneziani Giorgione, Tiziano e Veronese). […] Ogni pennellata nei suoi dipinti viene soppesata e considerata. L’attenzione e la dedizione dell’artista e la sua raffinatezza tecnica sono una garanzia della produzione di tableaux dove bellezza e tranquillità si incontrano, e dove l’osservatore si trova quasi a trattenere il respiro per non disturbare e non comprometterne l’atmosfera, nel supremo sforzo di preservare l ‘attimo congelandolo il più a lungo possibile. Simon Pasini attribuisce grande importanza al tono dei suoi dipinti. […] Tutte queste tonalità attestano che nella pittura di Pasini la realtà è filtrata da un velo sottile e trasparente, un tono ovattato che rende tutto più morbido e intimo. […]
Pasini sa come valorizzare la materia con la quale lavora. Dona calore alla pittura, colore e luce, creando nel processo una realtà nuova e originale, che non esisteva fino a quando non l’ha sbloccata con la sua arte. Colpisce il fatto che non dipinga linee definibili, preferendo invece contorni vaghi che rappresentano una realtà immaginaria dove regnano malinconia e desiderio e dove si tiene alto il principio del “carpe diem”. L’artista traduce il proprio stato d’animo in una forma d’arte contemporanea dove il confine tra forma e sostanza diventa sfocato. Manipola la luce e il colore e plasma la realtà secondo la sua volontà. Lo stile pittorico stratificato è parte integrante dell’interazione tra i vari elementi che dominano la scena e il dialogo tra il pittore e la sua materia. Nascono così interni, scene di strada e paesaggi urbani, il tutto immerso in una luce nebbiosa dove snervanti effetti chiaroscurali inducono sensazioni di colore e luce. Nel suo modo unico e inimitabile, l’artista crea un mondo poetico dominato alternativamente da accenti avvolti o evocativi, passionali o placidi. Ogni singolo dipinto è un frammento di vita: le osservazioni e le sensazioni personali vengono sublimate e conservate come esperienze uniche e senza tempo. Esso si ferma e la vita stessa rallenta per scandire il tempo solo per un momento”.
Wim van der Beek
Scrittore, critico d’arte, curatore d’arte contemporanea.